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L'obbligo di adozione del Modello 231 alla luce della Riforma dello Sport: spunti sui contenuti delle Linee Guida di FIGC e FIP

Premessa Tra le novità apportate dalla Riforma dello Sport va certamente sottolineato l’obbligo, per gli enti di settore, di redigere delle linee guida per la redazione di Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo nell’ambito dell’attività sportiva, in uno alla previsione di adottare codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione di molestie, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione. Questa previsione funge da raccordo tra le prescrizioni della Riforma e quanto già sperimentato nel tema della compliance aziendale con la predisposizione dei Modelli adottati ai sensi del D.lgs. 231/2001, la cui esperienza pluriventennale è sempre stata supportata da linee guida di Confindustria che hanno fissato i paletti attorno ai quali disegnare e costruire la linee di prevenzione.  Sulla scorta di questo spirito della riforma la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la Federazione Italiana Pallacanestro sono state tra le prime a rendere nota l’adozione di linee

Roberta Marciano, Avvocato Civilista

Nel 2018 consegue la laurea in Giurisprudenza con il massimo dei voti presso l’Università LUISS Guido Carli di Roma, discutendo una tesi in diritto privato sulla privatizzazione delle fondazioni lirico-sinfoniche e sul problema della stabilizzazione dei contratti a termine.

Nello stesso anno frequenta presso il medesimo ateneo il Master di II livello in Diritto penale d’impresa discutendo una tesi sulla normativa antiriciclaggio.

Nel novembre 2020 consegue l’abilitazione all’esercizio della professione forense.

Attualmente presta consulenza giudiziale e stragiudiziale in diritto civile, diritto del lavoro e contrattualistica d’impresa.




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