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L'obbligo di adozione del Modello 231 alla luce della Riforma dello Sport: spunti sui contenuti delle Linee Guida di FIGC e FIP

Premessa Tra le novità apportate dalla Riforma dello Sport va certamente sottolineato l’obbligo, per gli enti di settore, di redigere delle linee guida per la redazione di Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo nell’ambito dell’attività sportiva, in uno alla previsione di adottare codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione di molestie, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione. Questa previsione funge da raccordo tra le prescrizioni della Riforma e quanto già sperimentato nel tema della compliance aziendale con la predisposizione dei Modelli adottati ai sensi del D.lgs. 231/2001, la cui esperienza pluriventennale è sempre stata supportata da linee guida di Confindustria che hanno fissato i paletti attorno ai quali disegnare e costruire la linee di prevenzione.  Sulla scorta di questo spirito della riforma la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la Federazione Italiana Pallacanestro sono state tra le prime a rendere nota l’adozione di linee

Avv. Benedetta Leone






Dopo aver conseguito nel 2003 la laurea in giurisprudenza con lode presso l’Università Federico II di Napoli, ha iniziato l’attività professionale nel Foro di Napoli.

Nel 2009 ha conseguito il Master in Diritto dell'Ambiente presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza, discutendo una tesi sulle azioni risarcitorie di cui al Titolo III, Parte IV, del d.lgs. 152/2006.

Nel 2016 si è abilitata all'esercizio della professione forense presso le Magistrature Superiori ed attualmente dirige lo studio legale Leone, istituito nel 1905.

Durante la sua carriera forense si è occupata dell’assistenza giudiziale e stragiudiziale di persone fisiche e di aziende nonchè di amministrazioni pubbliche e di società partecipate, con particolare attenzione alle tematiche di sensibilità ambientale ed in materia di appalti.

Ha sviluppato esperienze professionali dirette in tema di redazione di bandi e oggi segue numerose aziende che interloquiscono con la pubblica amministrazione attraverso il ricorso a bandi e procedure d'appalto. 

Attualmente la sua attività di studio e di ricerca è particolarmente volta alle problematiche inerenti l'ambiente, gli appalti, le interdittive antimafia, l'accesso ai fondi comunitari e non, l'accesso al pubblico impiego attraverso procedure concorsuali.

E' componente della Commissione “sanzioni penali, civili ed amministrative sul territorio” presso il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli 2012 ad oggi nonchè componente del Consiglio Direttivo dell'AIGA - sez. Napoli – dal giugno 2015 al 2017 e dal giugno 2019 ad oggi, con delega ai rapporti con le associazioni di giovani professionisti e coordinatore dell'Osservatorio TAR.

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